lunedì 17 dicembre 2012

Dice il saggio

Se il destino vuole il vostro incontro,
Vi ritroverete.
Anche se vi separassero migliaia di leghe.
Ma se il destino si oppone all'incontro,
Anche se foste l'uno di fronte all'altra,
Rimarrete estranei.

PROVERBIO CINESE

giovedì 6 dicembre 2012

Odio e rabbia - post-it notturno del 5 dicembre

Odio e rabbia
È quello che provo ora, verso chi, verso cosa, non voglio neanche saperlo.
Ancora una volta mi sono dimostrata da sola quanto sia inadeguata
incapace, inutile

Dicono che la rabbia sia positiva,
genera energia e voglia di reagire,
staremo a vedere

Ma forse, a pensarci bene,
sono arrabbiata solo con me stessa
è mia la colpa di tante sconfitte
anche di questa

Ora è uno di quei momenti in cui vorrei non esistere
e forse non c’è nessuno al mondo che può aiutarmi
Eppure lo vorrei tanto
Non posso e non voglio salvarmi da sola

venerdì 9 novembre 2012

C'è qualcosa che non va

Ragazzi oggi proprio non va.
Martina è confusa
è arrabbiata
è inquieta.
Martina non sa più cosa pensare di sè.
Si sente inadeguata, terribilmente mediocre.
Si sente ridicola, incapace di realizzare ciò che desidera.
Non riesce a pensare alla parola depressione,
non vuole darsi questa etichetta, la odia.

Vuole reagire a questo insoltito stato d'animo,
fatto di pensieri ed emozioni contrastanti,
ma non sa da dove iniziare.
A tratti, se potesse, vorrebbe non esistere affatto.
Poi, visto che c'è, cerca di farsi coraggio e tirare avanti.
Ma sogni terribili non l'aiutano, non le danno coraggio e
ha paura di dover conoscere presto la rassegnazione,
altra parola che non sopporta.

Lei, che da sempre si crede una rivoluzionaria,
è forse ora che scenda con i piedi per terra
e trascini giù con sè tutti i castelli in aria che si è costruita?

Forse non dovrebbe fare un bilancio di sè in questo momento
perchè vedrebbe solo ciò che è nero
ma la testa le frulla e nella confusione le rimanda solo considerazioni negative,
che da sempre nasconde a se stessa ma che sono lì,
che non vuole ammettere ma che forse sono pura realtà:
non è geniale
non è intelligente
non è brillante
è solo un bel faccino, nient'altro, che prima o poi avvizzirà.
Allora, poi, quando non le rimarrà neache la bellezza, per cosa la ricorderanno?
Cosa sarà di lei?

Ragazzi oggi gira proprio storto, non c'è dubbio.
A volte capita.

martedì 6 novembre 2012

Post-it del 6 novembre

Non ti avrei dato quel bacio
anche se sono arrivata volentieri al limite

Non ti avrei messo in pericolo
anche se appariva il contrario

Ho sognato solo di appoggiare le labbra
per un attimo
per curiosità
per scoprire la morbidezza delle tue

sabato 20 ottobre 2012

Di rabbia e furore

Non so cosa mi abbia scossa tanto, se più la rabbia o la gelosia, o entrambe.
Ho trovato il mio nido infranto,
non sono riuscita a far finta di niente e ho dato il peggio di me.

Mi ha vista trasformata,
mi ha vista arrabbiata, furente,
mi ha vista per quella che sono,
mi ha vista brutta come mai avrei voluto.

Ho aggredito porte ed oggetti, ho usato brutte parole
e il fiume nero che avevo dentro non smetteva di uscire,
un fiume di male e rabbia e disperazione
E lui mi ha vista così, non posso crederci

In certe occasioni sarebbe meglio essere soli
ma volevo che lui ci fosse,
volevo mi fermasse
volevo mi accogliesse stremata tra le sue braccia

Non saprei immaginare me stessa se lui non ci fosse

sabato 13 ottobre 2012

Casa


Casa è il nido che mi protegge, 
i mattoni che io stessa ho restaurato
il luogo in cui mi sento al sicuro, in pace
lasciando tutto il mondo fuori

Ma casa è molto altro, molto di più

Casa sono labbra morbide che mi baciano, 
braccia che mi accolgono,
occhi che mi parlano
mani che mi stringono, mi sostengono, mi accarezzano

Casa è quando il cuore ride, 
la mente trova pace, 
il corpo trova il suo rifugio
e con fiducia si abbandona

Quando ti senti amata, allora sei a casa

venerdì 5 ottobre 2012

Lo dicevo io che non era un caso

Il messaggio (perché di un evidente messaggio si tratta) di oggi dal mio libro dei pensieri dei maestri d'oriente:

L'attrazione che spinge l'uno verso l'altro ha come movente principale,
dichiarato o meno, il riconoscersi nell'altro per raggiungere,
fosse anche per un solo momento,
un'unione al di là delle proprie differenze.
Poiché all'origine della dualità e della molteplicità, 
esiste l'Unità dell'Essere.

Ibn al-'Arabi


giovedì 27 settembre 2012

Io e le parole

Adoro le parole
Le parole sono musica
sono poesia

Adoro cercarle, scoprirle, farle mie
Non potrei mai immaginare la mia vita senza un vocabolario
Credo nella forza delle parole
Le parole forgiano i miei pensieri
mi permettono di esistere

Guardare - vedere
e, ancora,
ricordare - rimembrare - rammmentare
usati da noi distrattamente l'una al pari dell'altra
sono forti di un loro intimo significato
non sono solo dei sinonimi

e il gioco più divertente è proprio quello di costruire,
smontare, plasmare e raffinare le nostre frasi cercando la parola giusta,
quella che, sola, ci da significato

venerdì 21 settembre 2012

Magra consolazione?

... a volte penso
vorrei lo sai
essere stato il primo
e poi ci penso
e alla fine è lo stesso perché
perché tanto non l'hai mai fatto
come l'hai fatto con me...

E se tu stessi pensando proprio questo?
Beh, non sarebbe affatto una bugia

Vorrei solo sentirmi "perdonata"
ma è una sensazione che tarda ad arrivare.

Le tue parole mi dipingono così bella,
delicata al pari di una rosa.
Vorrei tanto fossero vere.

Perché non riesco a crederci?
Forse sono io che devo perdonarmi?
Forse dovrei volermi più bene?

Mi darai tu l'esempio?

giovedì 20 settembre 2012

Appunti #6

Il suo odore era l'ultima cosa che restava.
Le rimaneva nel naso, sulle mani, se lo sentiva addosso, ovunque.
Aveva bisogno di solitudine e silenzio per respirarlo ancora, aspettando che svanisse, in attesa che Luca rientrasse.
Si sentiva come persa nel mare, ogni volta, come la prima volta.
La mancava già un secondo dopo che se n'era andato.
Una dolce nostalgia le dipingeva il viso e una calma inconsueta guidava i suoi movimenti tra le pareti di casa, non voleva fare rumore per non destarsi, per non tornare coi piedi per terra.
Almeno fino alla scatto della chiave nella toppa
...

lunedì 17 settembre 2012

Di rabbia e di tristezza

Credevo che la rabbia rendesse più forti ma questa sera non ne sono più tanto sicura.
Dopo un pomeriggio al lavoro passato al massimo, spinta da una grinta insolita, determinata dalla rabbia per delle parole che forse volevano essere scherzose ma che nella mia testa hanno risuonato per tutto il giorno come "inopportune", ora mi ritrovo svuotata ed è solo tristezza quello che mi rimane.

Sono triste stasera e i miei occhi non brillano più.

Non mi piace sentirmi arrabbiata, questa tristezza dopo tanta felicità è uno schiaffo che non mi aspettavo, mi torturo per ritrovare un buon umore che non ne vuole sapere di tornare e  non riesco più ad avere pensieri felici.
La rabbia mi isola, mi rende inaccessibile.
Non so come gestirla.
Se poi penso che la persona che può consolarmi è la stessa che mi ha fatto arrabbiare non so proprio che fare...
Uffa!

sabato 15 settembre 2012

Precisazione

Ieri mi hai chiesto se stavamo scivolando, se per caso non stessimo tornando indietro.
Non credo fosse un tornare indietro, quanto un andare oltre confini sconosciuti.
Io volevo non farcela ieri.
E forse era quello che volevi anche tu.

Ma poi ce l'abbiamo fatta. E ora siamo salvi.
Il tempo ci porterà quiete, tornerà la forza e sarà di nuovo attesa..

venerdì 14 settembre 2012

Post-it 14 settembre

È proprio quando senti nella sua pienezza
il peso della rinuncia
che ti sembra di non farcela,
di non volercela fare.

Ma noi saremo più forti
Più forti del desiderio
Più forti dei crampi allo stomaco
Più forti per volerci più bene

giovedì 13 settembre 2012

Post-it 13 settembre

Tu hai ragione.
Ma se io faccio la brava tu finirai per non accorgerti più di me.
E alla fine mi ignorerai.
Disobbedire e fare l'impiastra, invece, significa continuare ad avere la tua attenzione.

Forse è proprio questo che pensano i bambini quando fanno i capricci.
Forse io non sono ancora cresciuta.

domenica 9 settembre 2012

Riflessioni tra me e me

Mi parli di fiducia.
"Quando ci affidiamo all'altro, quando ci abbandoniamo all'altro..."
Ma io mi sono mai affidata all'altro?
Forse, in fondo, non mi sono mai abbandonata a nessuno, non al 100%.
Credo sia difficile farlo.

sabato 8 settembre 2012

Post-it 8 settembre

Quanto vorrei il tuo libro avesse il tuo profumo
Saresti accanto a me ora

Volevo dirtelo, ma ho avuto paura

giovedì 6 settembre 2012

Buone intenzioni

Post-it  del 6 settembre

Non è quello che vogliamo
O meglio, forse lo vogliamo ora, ma di sicuro non lo vorremmo più dopo.
Non ne vale la pena.
Non ci resterebbe che cenere di questo fuoco che sentiamo arderci dentro.
Un fuoco fatuo e null'altro.
C'è molto di più dentro di noi
e molto di più è quello che possiamo avere e donarci.
Ma non quello.

lunedì 27 agosto 2012

Appunti #5

Diario di Chiara
19 agosto

(Chiara non vede Marco da molto tempo ma l'effetto che provoca su di lei è sempre lo stesso.
Rinunciare a un amore non significa non provare più nulla)

Mi fai sentire come una gatta in calore.
Penso a te e vado in affanno, ho il fiato corto.
Sento la voglia che ho di te avvolgermi e scendermi dentro come un fiume caldo e silenzioso.
Poi mi calmo, riprendo fiato.
Posso farcela, posso andare avanti nonostante i crampi allo stomaco. Solo il pensiero di te mi rende felice, un sorriso ebete mi si stampa sulla faccia, sono gioia pura.
Cammino, mi muovo, lavoro e il mio corpo freme al ricordo ormai lontano delle tue mani.
Il jeans che mi sfrega la pelle non è mai stato cosi eccitante...

venerdì 24 agosto 2012

Appunti #4

Erano tornati ad incontrarsi.
Non riuscivano mai nell'intento di non vedersi da soli.

- Restiamo 5 minuti soli? ti va?
- Si, ma dove?
- Seguimi

Così erano finiti sul ciglio di una strada di campagna.
Salì nella sua macchina e subito fu magia.
Le loro dita si intrecciarono e restarono così per minuti infiniti. Sapevano che non poteva succedere niente, era il loro accordo, ma il fuoco dentro bruciava più vivo che mai.
Il desiderio si era fatto palpabile, cedette ad un suo bacio, sentì di nuovo la sua lingua morbida insinuarsi tra le sue labbra, farsi strada fino a conquistare la sua. Il ricordo remoto del suo sapore le diede un brivido dietro la nuca, si sentiva ubriaca, ubriaca di lui.
Poi si chiuse a riccio, si ritrasse da lui e disse "non posso".
Davanti agli occhi aveva Luca, l'amore che lui era tornato a dichiararle di recente, non poteva fargli questo, non a lui, non se lo meritava.
Rimasero così immobili, abbracciati per quello che consentiva un incontro in macchina, e in silenzio.
Non sai quanta voglia ho di te. Desidero fare l'amore con te sopra ogni cosa al mondo. Sono passati due anni ma non riesco a smettere di pensare a te. Solo tu mi fai stare bene... pensava Chiara restando in silenzio, non sapendo cosa dire, non voleva lasciarsi andare a si stava difendendo.
Aveva voglia della sua pelle liscia, calda e morbida e non gli lasciava andare la mano, l'unica cosa che osava accarezzare.

lunedì 26 marzo 2012

Appunti #3

Dal diario di Chiara 
(La storia con Marco è finita)

“Sesso. Voglio essere sesso, emanare sesso da ogni mio poro e far impazzire gli uomini”. È questo che hai iniziato a pensare dopo le malcelate avance di tanti colleghi. Azzeccare le posizioni, gli sguardi, i sorrisi solo per vederli capitolare e urlare dentro un si di soddisfazione.
A volte non è il fare sesso che ti interessa ma lo scatenare il sesso. Si, arrivi anche ad immaginare di farlo davvero il sesso con loro (almeno finché ti regge lo stomaco e tieni gli occhi chiusi). Ma ciò che vuoi veramente è emanare sesso. Metterlo in testa agli uomini che ti ronzano attorno, “struffartici” addosso per fargli sentire l’odore, far nascere in loro il desiderio, indurli a corteggiarti, ad essere galanti, ad essere diversi e fare ciò che non fanno più, almeno con le loro mogli o fidanzate.
Tutto questo senza un motivo preciso, solo per un po’ di attenzione, per quel po’ di coccole di cui sogni di continuo. Per appagare il tuo bisogno di conferma riguardo alla tua esistenza.
Ormai ti sei affezionata a quel tuo modo di essere, all’immagine che tu stessa hai di te, all’essere sempre disperatamente alla ricerca di quella cosa che non sai definire e che non trovi mai.
E continui a sognare immagini, situazioni, possibilità.
Braccia calde e premurose alle quali lasciarsi andare, un uomo grande che ti prenda per mano e dica le parole giuste, quelle che da tanto aspetti, che hai sentito una volta e che non sono più tornate: “Ehi piccola, ci penso io a te” e sapere che ti puoi fidare, che non ti devi più preoccupare di nulla, che puoi tornare ad essere bambina tra le sue braccia.
Lui ti abbraccerà, ti proteggerà, si prenderà cura di te, ti comprenderà  e rassicurerà.
Lui, che immagini  in molti uomini che incontri ma che non scopri mai. Un lui che molto probabilmente esiste solo nella tua testa ma di cui a volte senti un bisogno disperato.
E Marco è stato lui, è stato l’uomo che gli è andato più vicino. Anche perché è stato l’unico a cui hai permesso di entrare da quando c’è Luca. Lui era grande, fisicamente ed anagraficamente più grande di te. “Wow - ti sei detta - lo voglio. Lui mi salverà”.
È stato fantastico, dolcissimo, sconvolgente, assoluto ma non ti ha salvata, non ha potuto lui, non hai potuto tu.
La strada che è stata scritta è diversa e tu non sei nel suo futuro.
È un po’ che penso a te e forse inizio a capirti, e la parola papà è quella che mi viene sempre in mente, dimmi tu se sbaglio. È un padre quello che continui a cercare negli uomini che incontri?
Quel padre che per te non c’è mai stato, quella sicurezza che non hai mai trovato, le coccole che ancora aspetti. La bambina che è in te che non vuole crescere a volte ti fa fare delle vere stronzate e tu la segui, incapace di importi, ….