Martina, Martina... Ma quanto ci tieni a questo libro se arrivi a partorire un'energia superiore al desiderio? Devi proprio amarlo come un figlio. Un figlio, appunto. Un saluto a tutti quelli che ti commentano (non una folla oceanica, ma nobili anime cariche di cura), ciao, Jo
Un'energia superiore al desiderio... mi piacciono le tue parole. Solo l'amore può produrre tanta energia. Vorrei tanto il libro nascesse e, come un figlio, fosse espressione di me. Ma la natura insegna che i figli non si fanno da soli, mi manca quella spinta che da tanto cerco ma non riesco a trovare. Non mi perdo d'animo. So che prima o poi arrivera!
Arriverà, certo che arriverà. Sarebbe un criminale chi, potendo offrire la spinta, non lo facesse. La cura di chi ti legge farà il resto, saluti non anonimi, Jo
Mentre aspetto il tuo ritorno metto in ordine le idee, non so davvero in quale fortunato giorno da quella porta spunterai. [...] Sono qui che ti aspetto perché ho voglia di vincere. Non c'è altro che vorrei: rincontrare gli occhi tuoi, cancellarmi e rinascere. Ovunque sei ti mancherà la mia complicità; ovunque sei, qualunque faccia mi somiglierà; ovunque sei ti impegnerai per non amarmi più, testardo io che quella fede non l'ho persa mai. Accetterò da te qualunque verità, sarà come la prima volta: impacciato starò lì cercando di strapparti una risposta, un meraviglioso “sì. Ogni amore ha i suoi tarli, ogni storia ha i suoi limiti. Resistenze non farò, se destino accetterò anche il rischio di perderti. Ovunque sei di maledirmi non stancarti mai. Quello che vuoi, ma questo cuore sanguina, lo sai. Vigliacchi noi ci consegnamo a questa realtà: vivremo poi con questo dubbio per l'eternità. Svegliarmi dovrei. La casa è aperta: torna quando vuoi, mi trovi qui perché non voglio perderti così. Mille altre volte ricomincerei, ancora ti perdonerei. La voglia c'è, è sempre viva questa nostalgia di te. Ovunque sei mi manchi...
Martina, Martina... Ma quanto ci tieni a questo libro se arrivi a partorire un'energia superiore al desiderio? Devi proprio amarlo come un figlio. Un figlio, appunto.
RispondiEliminaUn saluto a tutti quelli che ti commentano (non una folla oceanica, ma nobili anime cariche di cura), ciao, Jo
Un'energia superiore al desiderio... mi piacciono le tue parole.
EliminaSolo l'amore può produrre tanta energia.
Vorrei tanto il libro nascesse e, come un figlio, fosse espressione di me.
Ma la natura insegna che i figli non si fanno da soli, mi manca quella spinta che da tanto cerco ma non riesco a trovare.
Non mi perdo d'animo. So che prima o poi arrivera!
Arriverà, certo che arriverà. Sarebbe un criminale chi, potendo offrire la spinta, non lo facesse.
EliminaLa cura di chi ti legge farà il resto, saluti non anonimi, Jo
Io sono qui che aspetto!
EliminaMentre aspetto il tuo ritorno
Eliminametto in ordine le idee,
non so davvero in quale fortunato giorno
da quella porta spunterai.
[...]
Sono qui che ti aspetto
perché ho voglia di vincere.
Non c'è altro che vorrei:
rincontrare gli occhi tuoi,
cancellarmi e rinascere.
Ovunque sei
ti mancherà la mia complicità;
ovunque sei,
qualunque faccia mi somiglierà;
ovunque sei
ti impegnerai per non amarmi più,
testardo io
che quella fede non l'ho persa mai.
Accetterò da te qualunque verità,
sarà come la prima volta:
impacciato starò lì
cercando di strapparti una risposta,
un meraviglioso “sì.
Ogni amore ha i suoi tarli,
ogni storia ha i suoi limiti.
Resistenze non farò,
se destino accetterò
anche il rischio di perderti.
Ovunque sei
di maledirmi non stancarti mai.
Quello che vuoi,
ma questo cuore sanguina, lo sai.
Vigliacchi noi
ci consegnamo a questa realtà:
vivremo poi
con questo dubbio per l'eternità.
Svegliarmi dovrei.
La casa è aperta: torna quando vuoi,
mi trovi qui
perché non voglio perderti così.
Mille altre volte ricomincerei,
ancora ti perdonerei.
La voglia c'è,
è sempre viva questa nostalgia
di te.
Ovunque sei
mi manchi...
[In prestito da Renatino Zero], ciao, Jo
Non ho mai ascoltato tante canzoni di Renato Zero come in questi giorni!
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