venerdì 5 ottobre 2012

Lo dicevo io che non era un caso

Il messaggio (perché di un evidente messaggio si tratta) di oggi dal mio libro dei pensieri dei maestri d'oriente:

L'attrazione che spinge l'uno verso l'altro ha come movente principale,
dichiarato o meno, il riconoscersi nell'altro per raggiungere,
fosse anche per un solo momento,
un'unione al di là delle proprie differenze.
Poiché all'origine della dualità e della molteplicità, 
esiste l'Unità dell'Essere.

Ibn al-'Arabi


4 commenti:

  1. Forse è proprio la follia, follia d'amore e/o di pensiero, che ti fa cadere in quell'unità profonda in cui ti perdi, in cui ti smarrisci ogni volta eppure ti ritrovi sempre, ritrovi te stesso e te stessa senza bisogno di bussole o prese di coscienza. Puoi rimanere così, senza fiato, all'infinito e tuttavia sai, lo sai nel tuo intimo, che qualche ora di respiro ti è necessaria e vitale. Poi ricomincerà la magia (follia?) e tornerai a cogliere tutti i colori del mondo

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    1. Una unità che da alla testa, tanto da farci credere folli, ma della quale, una volta che se ne fa esperienza, non possiamo più fare a meno.
      Una unità che toglie il respiro, tanto che avvertiamo il bisogno di prendere fiato, ma senza la quale sentiamo di non poter più vivere.
      Qual'è la vera follia?
      Provare a farcela e non mollare, per non smarrirsi, per non perdersi del tutto.
      Ma tanto ho già detto che sono pazza, cosa vuoi che sia una semplice follia!

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  2. Vorrei vorrei tanto vorrei
    che quella mirabile follia
    ti sollevasse quando t'accasci,
    ti schiudesse quando sei gomitolo,
    ti coccolasse quando ti rabbui.
    Ma anche che fosse mille carezze
    ogni volta che ti fermi a pensare

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    1. Ciao Jo, inizio a pensare che tu sia un piccolo folletto, un folletto del buonumore, capace di arrivare sempre al momento giusto, quando ho bisogno di una parola che consoli, di un abbraccio che scaldi e rassicuri.
      Si, sono proprio folle, credo pure nell'esistenza dei folletti, e li ascolto per giunta!

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