venerdì 14 settembre 2012

Post-it 14 settembre

È proprio quando senti nella sua pienezza
il peso della rinuncia
che ti sembra di non farcela,
di non volercela fare.

Ma noi saremo più forti
Più forti del desiderio
Più forti dei crampi allo stomaco
Più forti per volerci più bene

6 commenti:

  1. Martina, Martina... Ma quanto ci tieni a questo libro se arrivi a partorire un'energia superiore al desiderio? Devi proprio amarlo come un figlio. Un figlio, appunto.
    Un saluto a tutti quelli che ti commentano (non una folla oceanica, ma nobili anime cariche di cura), ciao, Jo

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    Risposte
    1. Un'energia superiore al desiderio... mi piacciono le tue parole.
      Solo l'amore può produrre tanta energia.
      Vorrei tanto il libro nascesse e, come un figlio, fosse espressione di me.
      Ma la natura insegna che i figli non si fanno da soli, mi manca quella spinta che da tanto cerco ma non riesco a trovare.
      Non mi perdo d'animo. So che prima o poi arrivera!

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    2. Arriverà, certo che arriverà. Sarebbe un criminale chi, potendo offrire la spinta, non lo facesse.
      La cura di chi ti legge farà il resto, saluti non anonimi, Jo

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    3. Mentre aspetto il tuo ritorno
      metto in ordine le idee,
      non so davvero in quale fortunato giorno
      da quella porta spunterai.
      [...]
      Sono qui che ti aspetto
      perché ho voglia di vincere.
      Non c'è altro che vorrei:
      rincontrare gli occhi tuoi,
      cancellarmi e rinascere.
      Ovunque sei
      ti mancherà la mia complicità;
      ovunque sei,
      qualunque faccia mi somiglierà;
      ovunque sei
      ti impegnerai per non amarmi più,
      testardo io
      che quella fede non l'ho persa mai.
      Accetterò da te qualunque verità,
      sarà come la prima volta:
      impacciato starò lì
      cercando di strapparti una risposta,
      un meraviglioso “sì.
      Ogni amore ha i suoi tarli,
      ogni storia ha i suoi limiti.
      Resistenze non farò,
      se destino accetterò
      anche il rischio di perderti.
      Ovunque sei
      di maledirmi non stancarti mai.
      Quello che vuoi,
      ma questo cuore sanguina, lo sai.
      Vigliacchi noi
      ci consegnamo a questa realtà:
      vivremo poi
      con questo dubbio per l'eternità.
      Svegliarmi dovrei.
      La casa è aperta: torna quando vuoi,
      mi trovi qui
      perché non voglio perderti così.
      Mille altre volte ricomincerei,
      ancora ti perdonerei.
      La voglia c'è,
      è sempre viva questa nostalgia
      di te.
      Ovunque sei
      mi manchi...

      [In prestito da Renatino Zero], ciao, Jo

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    4. Non ho mai ascoltato tante canzoni di Renato Zero come in questi giorni!

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