venerdì 9 novembre 2012

C'è qualcosa che non va

Ragazzi oggi proprio non va.
Martina è confusa
è arrabbiata
è inquieta.
Martina non sa più cosa pensare di sè.
Si sente inadeguata, terribilmente mediocre.
Si sente ridicola, incapace di realizzare ciò che desidera.
Non riesce a pensare alla parola depressione,
non vuole darsi questa etichetta, la odia.

Vuole reagire a questo insoltito stato d'animo,
fatto di pensieri ed emozioni contrastanti,
ma non sa da dove iniziare.
A tratti, se potesse, vorrebbe non esistere affatto.
Poi, visto che c'è, cerca di farsi coraggio e tirare avanti.
Ma sogni terribili non l'aiutano, non le danno coraggio e
ha paura di dover conoscere presto la rassegnazione,
altra parola che non sopporta.

Lei, che da sempre si crede una rivoluzionaria,
è forse ora che scenda con i piedi per terra
e trascini giù con sè tutti i castelli in aria che si è costruita?

Forse non dovrebbe fare un bilancio di sè in questo momento
perchè vedrebbe solo ciò che è nero
ma la testa le frulla e nella confusione le rimanda solo considerazioni negative,
che da sempre nasconde a se stessa ma che sono lì,
che non vuole ammettere ma che forse sono pura realtà:
non è geniale
non è intelligente
non è brillante
è solo un bel faccino, nient'altro, che prima o poi avvizzirà.
Allora, poi, quando non le rimarrà neache la bellezza, per cosa la ricorderanno?
Cosa sarà di lei?

Ragazzi oggi gira proprio storto, non c'è dubbio.
A volte capita.

5 commenti:

  1. A volte capita di dire qualcosa che non si sa bene da dove esca fuori, in quale recesso della nostra mente sia stata annidiata zitta zitta fino ad allora. Ed ecco che saltanto fuori le più disparate reazioni: si ha l'impressione che nulla vada per il verso giusto; si avverte tutto il peso di una vita che ha una facciata e che invece viene vissuta e sentita come 'altra'; poi ancora si ha la percezione di provare stati d'animo (d'anima?) che ti buttano da una parte, in una parte che è esclusa dal resto del mondo degli uomini e delle donne. Si arriva insomma a sentirsi giù a tal punto da pensarsi "diversi da", ovvero esclusi dal diritto alla felicità dei più. Di tutti gli altri, anzi.
    Ma depressa e rassegnata Martina proprio non ce la vedo (non ce la voglio vedere?). Non che la brillante Martina non passi e non sia passata attraverso zone d'ombra come quelle di cui s'affatica con la scrittura a tratteggiare i contorni, ma - pur passandoci attraverso - il suo essere straordinariamente brillante non può non sottrarla a quelle brutture, a quelle periferie della mente che non meritano di tenerla prigioniera nemmeno per un lembo del suo maglione.
    Ragazzi, sento che siete d'accordo

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    1. Grazie Jo, sei sempre pronto a confortarmi (prima o poi dovremo incontrarci non credi?).
      La Martina che conosci attraverso questo blog ti parrà un po'strana se non proprio pazza,di certo hai capito quanto è lunatica.
      Questo post e le considerazioni negative che ho fatto su me stessa sono nate dal confronto, dal paragone con altre vite, altre situazioni ed altre esistenze.
      Mondi diversi dal mio che subito mi sono apparsi migliori, più elevati, più stimolanti e più ricchi.
      Da qui quel mio chiedermi "ma io che c'entro' Che ci sto a fare qui? In questo mondo perfetto per i perfetti?".

      Oggi, ragionandoci su, credo sia sbagliato guardare agli altri, alla realtà che ha scaturito in me tanto malessere, con l'intento di mettere a confronto, paragonare la loro vita alla mia e decidere chi ha avuto più e chi ha avuto meno.
      Ho solo avuto cose diverse, che per altri potrebbero essere un più, o un meno, non importa.

      Non voglio più cadere in questa trappola, non voglio più desiderare la vita degli altri. Fa male e ti fa sentire impotente. Non sono stata io a decidere dove nascere ma posso sognare e desiderare il meglio per me, senza incasellarlo in una scala di valori, senza stare a guardare se è un più o un meno per qualcun altro.

      Basta brutti pensieri!
      Un abbraccio

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    2. Non so se mai ci incontreremo, ma è come se già ci fossimo incontrati. Come se ci fossimo dati appuntamento sulla stessa lunghezza d'onda. E fa bene a tutti e due, ma - immagino - anche a chiunque ti legga.
      Un lungo abbraccio

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  2. cara Martina,
    alle volte questi momenti bui sono utili alla nostra anima per comprendere quanto di bello abbiamo nella nostra vita! io ti auguro di trovare presto il tuo arcobaleno!
    un baciotto!

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    1. Grazie Futura per l'incoraggiamento. In realtà dormendoci un po' sopra e lottando contro i pensieri negativi un po' d'azzurro torna sempre fuori.
      Spero davvero di trovare presto il mio arcobaleno.
      I vostri commenti mi sono così cari e preziosi.
      Baci

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