lunedì 16 maggio 2011

Pagine di storia


"Nel 1791, la parola "Bastiglia" era ancora fresca nel ricordo come simbolo della monarchia assolutistica francese e come sinonimo delle tante oscure prigioni in cui i liberali d'Europa erano stati così a lungo rinchiusi e torturati. Il marchese de Lafayette, cavalleresco eroe sia della Rivoluzione americana che di quella francese, consegnò la chiave della Bastiglia a Thomas Paine chiedendogli di farla pervenire al presidente George Washington come pegno del rispetto dei francesi per il popolo americano. Paine lo accontentò volentieri l'anno precedente alla pubblicazione dei Diritti dell'uomo, aggiungendo una lettera di accompagnamento in cui definiva la chiave <<questo primo trofeo delle spoglie del dispotismo e i primi frutti maturi dei principi americani trapiantati in Europa>>. Oggi la chiave è ancora appesa a una parete della casa di Washington a Mount Vernon. La data della lettera di Paine era il primo maggio, che circa un secolo dopo venne scelta dai lavoratori americani come quella dell'inizio della lotta per la giornata lavorativa di otto ore e, in seguito, dai movimenti operai di tutti i Paesi come festa popolare e celebrazione degli oppressi"
Dall'introduzione del libro di Christopher Hitchens: Thomas Paine - I diritti dell'uomo


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